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- In particolare mi riferisco alla corretta tecnica di realizzazione dei nodi,
- e alla giusta tensione delle legature.
- Il nodo deve essere sicuro e affidabile,
- non deve assolutamente comprimere su zone delicate come la colonna vertebrale,
- e la tensione delle corde mai e poi mai deve impedire
- la circolazione sanguigna negli arti e nelle estremità.
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- Immagina per un attimo che una legatura sia come una chitarra.
- Affinchè possa emettere un suono armonioso deve essere accordata,
- ovvero le corde devono essere tese nel giusto rapporto una con l'altra.
- Nè troppo, ne poco... ma il giusto.
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- Continuo a ripeterlo: il bondage e` un'arte creativa.
- Con il tempo ognuno sviluppa uno stile dettato appunto dalla propria creatività.
- Si parte dalle figure base, si personalizzano, e si combinano con altre figure,
- fino ad ottenere l'espressione e la materializzazione di quello che è
- uno nostro pensiero, una nostra idea, una nostra emozione...
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- Cosi` diventa semplicemente una nostra creazione... a volte unica...
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- Come un pittore quando unisce i colori alla tela... e crea un quadro...
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- Dopo questo preambolo, addentriamoci nell'argomento inerente la scelta delle corde.
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- Anche se le corde vengono realizzate in differenti materiali,
- sono sicuramente da privilegiare le fibre naturali (canapa, juta, cotone, ecc...).
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- Qualunque sia la scelta è necessario verificare che la corda abbia
- le giuste caratteristiche per lo specifico utilizzo
- (robustezza del filato, capacità di mantenimento dei nodi,
- inidoneità a procurare ferite e abrasioni),
- e conoscere la sua tendenza al surriscaldamento
- da sfregamento, al fine di evitare bruciature sulla pelle (per eliminare
- questo ultimo effetto è sufficiente imparare a far scivolare la corda lentamente).
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- Il diametro più diffuso, senza ombra di dubbio, è quello da 6mm,
- anche se alcuni si spingono verso il più generoso da 8mm,
o addirittura da 10mm.
- Personalmente trovo più idoneo quello da 6 mm.
- Ritengo che consenta di ottenere legature ben equilibrate, con passaggi e nodi proporzionati.
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- Parlando invece di lunghezze, la faccenda diventa un pochino più articolata.
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- Esistono fondamentalmente due diverse scuole di pensiero.
- La prima, probabilmente la più tradizionale,
- predilige l'utilizzo di corde tutte della stessa lunghezza (normalmente circa 8m),
- mentre la seconda prevede invece corde di diverse lunghezze.
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- Ad esempio, volendo realizzare una certa legatura del busto che richieda circa 12m di corda,
- nel primo caso dovremo usare due corde da 8m (con l'inevitabile eccedenza di circa 4m),
- mentre nel secondo caso potremo invece utilizzare due corde da 6m,
- oppure direttamente una corda da 12m
- (e qui scoprirai come le corde lunghe siano inevitabilmente un poco più impegnative...).
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- L'eccedenza menzionata nel primo metodo di utilizzo non è da considerare
- comunque come un aspetto problematico.
- Ad alcune persone può piacere, oppure ad altre può offrire spunto per una soluzione
- creativa estemporanea ed alternativa.
- Non dimenticare che legare una persona, al di là dell'indiscutibile significato profondo
- che certe persone attribuiscono
a questo gesto,
- significa esprimere, oltre le emozioni, anche la propria fantasia e creatività.
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- Quindi, a questo punto, quale metodo utilizzare?
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- Come spesso accade, anche qui possiamo affermare che la "verità" può essere collocata nel mezzo.
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- Una soluzione potrebbe essere quella di disporre di pochi differenti formati,
- che combinati tra loro consentano di ottenere misure progressive.
- Ad esempio disponendo di lunghezze di 4m, di 6m e di 8 m,
- riusciremo a disporre praticamente di ogni misura.
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- Quindi per 4m, 6m e 8m utilizzeremo ovviamente le singole corde,
- mentre per misure superiori, potremo combinarle tra loro come segue:
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- 10m = 6m + 4m
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- 12m = 6m + 6m oppure 4m + 4m + 4m
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- 14m = 8m + 6m
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- 16m = 8m + 8m
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- 18m = 8m + 6m + 4m oppure 6m + 6m + 6m
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- 20m = 8m + 6m + 6m oppure 8m + 8m + 4m
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- etc...
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- Ehm... voglio fare una precisazione...
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- Considera che normalmente la corda viene ripiegata a metà
- (quindi la differenza di 2m tra le diverse misure ottenibili, diventa realmente di 1m),
- ottenendo da una parte un'estremità costituita dai due terminali accoppiati,
- e dall'altra un' asola determinata proprio dalla ripiegatura.
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- Questa asola, molto spesso, viene utililzzata per definire una "cintura semplice",
- sulla quale sviluppare il resto della legatura:
- l'estremità costituita dai due terminali affiancati viene inserita
- all'interno dell'asola, e fatta scorrere fino a raggiungere una adeguata tensione.
- Quindi si procede allo sviluppo della legatura con quella che possiamo definire
- come "modalità di esecuzione asimmetrica"
- (pur ottenendo al termine una legatura simmetrica).
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- Ho usato i termini "normalmente" e "molto spesso"
- poichè non è necessariamente sempre così.
- In alcuni casi, ad esempio, si possono utilizzare due corde insieme,
- accoppiate per tutta la loro lunghezza,
- senza che vengano ripiegate, e quindi senza creazione di alcuna asola.
- In molte di queste situazioni si tratta di quella che possiamo definire
- "modalità di esecuzione simmetrica".
- Ma questo lo scoprirai successivamente...
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- Bene, ora torniamo a noi.
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- Come avrai notato, per entrambi i metodi di utilizzo
- (corde della stessa misura, oppure corde di differenti lunghezze),
- ho fatto riferimento alla probabile necessità di unire insieme le corde. Ma come fare?
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- E qui si parla di "nodi di giunzione".
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- La tecnica è riconducibile sostanzialmente al tipo di rifinitura
- dei terminali delle corde (impiombature).
- L'impiombatura riveste un'importanza fondamentale, in quanto serve ad impedire
- che le corde si sfilaccino,
rendendole esteticamente poco gradevoli,
- e addirittura, dopo poco tempo, inutilizzabili.
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- Abbiamo due principali metodi per impiombare le corde: il primo prevede che le estremità
- vengano bloccate avvolgendole strette con un sottile spago,
- mentre l'altro è costituito da un semplice nodo effettuato alle estremità.
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- La differenza significativa è che nel primo caso abbiamo un profilo regolare
- (consente di ottenere una corda più agevole, veloce e fluida nei passaggi),
- mentre l'altro presenta un profilo alterato proprio dalla presenza del nodo
- (più pratico da realizzare, ma può determinare leggeri impuntamenti
- della corda in alcuni passaggi).
- Resta comunque una questione di gusti e di abitudini.
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- Vediamo ora insieme come effettuare i "nodi di giunzione".
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- Nel caso di corde con "impiombature avvolte", viene effettuato un nodo a bandiera,
- il più affidabile con questo tipo di rifinitura dei terminali (è conosciuto anche come nodo di scotta):
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- Anche con le "impiombature a nodo" è possibile utilizzare il metodo precedente,
- ma è più diffusa l'abitudine di eseguire il nodo bocca di lupo:
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- Sempre nel caso delle corde con "impiombature a nodo", può capitare che i terminali non siano allineati.
- Il problema è costituito dalla possibilità che l'estremità più lunga, proprio per la mancanza del contatto
- tra la "impiombatura a nodo" e il bocca di lupo, possa scivolare dentro questo ultimo,
- comportando un allentamento di quel capo della corda.
- Anche qui ovviamente è possibile utilizzare il nodo a bandiera,
- ma per chi ha un debole per il bocca di lupo
- esiste un'altra possibilità, quella cioè di "rovesciare" il nodo:
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- Altra eventualità che può verificarsi è che il "nodo di giunzione" venga a trovarsi posizionato
- in un posto che
risulti fastidioso per la partner,
- oppure che possa essere di intralcio per il proseguimento dello sviluppo della legatura.
- Sarà sufficiente realizzare il nodo in una posizione più arretrata sulla corda, anche se questo
- comporterà una piccola eccedenza, ma è un compromesso che è necessario accettare.
- Vanno benissimo quindi il nodo a bandiera e il bocca di lupo "rovesciato",
- ma esiste anche la possibilità
di poter utilizzare un normale bocca di lupo
- (quindi non "rovesciato"), adottando però un piccolo accorgimento
- (questo metodo è indicato in alternativa anche nel precedente caso di terminali non allineati):
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- Segnalo inoltre quest'altro metodo, trovato solo recentemente,
- presentato dal bravissimo Dave Rickman (meglio noto come Wykd Dave)
- nel sul sito Ropetopia.
- Come definirlo? Semplicemente geniale!!!
- Ovviamente da usare solo nel caso di "iimpiombature a nodo".
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- Come avrai potuto constatare, indipendentemente dai casi, il nodo a bandiera è quello più versatile.
- Non a caso è il mio preferito.
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- Ma quando effettuare il "nodo di giunzione"?
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- Può sembrare ovvio, ma è bene che io lo spieghi.
- Si inizia sempre la legatura con una corda, e quando si giunge al termine del suo utlizzo,
- allora (e solo allora) viene eseguito il "nodo di giunzione" con la corda successiva.
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- Immagino che fin qua ti sia stato tutto chiaro.
- :-)
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- Il resto... appena troverò il tempo!!!
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